Chi è Raffaello Sanzio?Chi è Raffaello Sanzio?

Raffaello Sanzio (1483-1520), formato nella bottega del padre Giovanni Santi, cresce a Urbino nel  clima culturale della corte dei Montefeltro.
Dopo le premature morti dei genitori, Raffaello entra in contatto con Perugino, lavora a Città di Castello e a soli quindici anni ha piena padronanza nella gestione della bottega paterna. A inizio ‘500, il giovane è già tra gli artisti più richiesti in Umbria; dopo brevi soggiorni a Firenze e Roma, raggiunge Pinturicchio (1454-1513) a Siena e realizza per l’amico alcuni cartoni destinati agli affreschi della Libreria Piccolomini ambiente monumentale della cattedrale di Siena. Nel 1504, anno del celebre Sposalizio della Vergine, si trasferisce a Firenze, la vicinanza di Leonardo e Michelangelo si nota  nelle opere di devozione privata e nei ritratti per ricchi borghesi. Nel 1507, realizza la Deposizione Baglioni, altra svolta verso i futuri esiti degli anni romani.

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Raffaello Libreria Piccolomini Siena

 

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Sposalizio della Vergine

 

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Deposizione Pala Baglioni

Dalla fine del 1508, Giulio II lo chiama a Roma e qui, Raffaello, con una scelta squadra di collaboratori, crea i celeberrimi capolavori fra cui le Stanze e le Logge Vaticane, la Loggia di Psiche a Villa Chigi, nonché cicli di arazzi per papa Leone X.

 

raffaello stanze vaticane scuola atene

Stanze Vaticane Scuola Atene 

 

Dopo la morte dell’amico Bramante, nel 1514, il pittore eredita l’incarico di architetto capo per la fabbrica di San Pietro, progetta la Cappella Chigi (Santa Maria del Popolo) e Villa Madama. Con atteggiamento da archeologo, Raffaello si occupa anche degli scavi dell’antica Roma, e censisce  il patrimonio sotterrato.

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Cappella Chigi

Tra le ultime opere, il ritratto della sua amata, la Fornarina e la Trasfigurazione, una grande pala d’altare terminata dal suo aiuto più fidato, il pittore Giulio Romano (1499-1546). Alla sua morte, come ricorda il Vasari, l’opera fu portata dai suoi allievi davanti al letto. Per suo volere, Raffaello fu sepolto al Pantheon di Roma.

fornarina

La Fornarina Del suo sguardo dolce e della sua posa romantica sarebbe rimasto folgorato fino a innamorarsene

Era giovane e bello, leggiamo in un articolo de Il Sole 24 ore, un grande artista al culmine della sua fama e della sua fortuna, conteso da papi e da principi, amico di poeti e letterati; era gentile con tutti, incapace di dipingere se non aveva accanto a sé la donna che amava. E muore giovane, a soli 37 anni. Era Raffaello. Vasari ce ne offre, nelle Vite, un ritratto indimenticabile. «Non meno eccellente che grazioso», egli scrive «non visse da pittore, ma da principe»; la natura, che già si era fatta vincere nell’arte da Michelangelo, «volse ancora per Rafaello esser vinta dall’arte e da i costumi… sicurissimamente può dirsi che i possessori delle dote di Rafaello, non sono uomini semplicemente, ma dei mortali».

raffaelo suo ritratto

nobiltà e la bellezza di Raffaello

Perugino ancor oggi ritenuto il principale maestro di Raffaello, in  Philippe Daverio (Passepartout. Firenze VS Bruges). Artista umbro, formato nel verbo di Piero della Francesca e poi a Firenze, con Andrea del Verrocchio, dopo importanti commesse, Perugino fu chiamato a Roma per affrescare nella Cappella Sistina la Consegna delle chiavi (1481-82), un successo che fece della sua bottega la più prestigiosa dell’Italia rinascimentale. Rientrato a Firenze la maturità del pittore che già pregevole ritrattista, ora propone la sua cifra di ideale femminile elegante e sentimentale, peculiare delle sue Madonne e di quelle del giovane Raffaello

 

Alcune curiosità su Raffaello Pittore e basta. O quasi
Raffaello si differenzia da altri geni del suo tempo – Leonardo e Michelangelo in primis – perché limita il suo campo d’azione a sole due discipline: la pittura, che è la sua principale attività, e l’architettura, che studia per integrare la prima. Oltre a prendere il posto di Bramante come architetto della Fabbrica di San Pietro, viene incaricato nel 2018 da Leone X di progettare Villa Madama, oltre il Tevere. Si tratta di una villa rinascimentale rielaborata da suggestioni antiche, ed è il suo progetto architettonico più grandioso.

 

Secondo_Prospetto_di_Villa_Madama_-_Plate_185_-_Giuseppe_Vasi

 

Il mondo antico
Raffaello si confronta col “paragone de li antichi” per tutta la durata della sua carriera. Non solo per trarre ispirazione per le proprie opere e per i propri progetti, ma anche per soddisfare le richieste del Papa de’ Medici: sempre nel 1518 Leone X gli affida infatti la realizzazione di una pianta di Roma imperiale, da redigere con l’ausilio dell’umanista Baldassarre Castiglione.

 

roma antica

 

Influenza la storia dell’arte occidentale
L’opera di Raffaello ha avuto un’eco notevole su tutta la produzione artistica occidentale. Per esempio il suo stile influenza la nascita e lo sviluppo del manierismo, anche grazie agli allievi della sua bottega, che finiscono per lavorare presso diverse corti europee. E poi, molti artisti dei secoli successivi si ispirano alle sue opere. Tra questi: i Carracci, Guido Reni, Caravaggio, Rubens, Velasquez, Ingres e Delacroix, finanche Manet e Dalì.